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Le Cave in Sotterraneo della Colma

 

 

da sinistra: Carriole delle Cave Angelino, e Cavalli da trasporto delle Cave Campagnola (al centro) e Valleggia (a destra)

 

Le descrizione delle attività che si svolgevano in queste cave, di proprietà Angelino, Campagnola e Valleggia, e le foto relative ad esse sono visibili nelle pagine "Il territorio e le risorse minerarie" e "Foto dei cavatori e delle cave della colma" di questo geosito.

Qui di seguito è riportata una parte dell'interessante articolo pubblicato dal geologo Paolo Sassone, che aggiunge altri dati a quanto già detto:

GLI ANTICHI VUOTI DI CAVA DELLA COLMA DI ROSIGNANO MONFERRATO

 

Tratto da: Paolo Sassone (2005) - La "Pietra da Cantoni" del Monferrato Casalese (AL):

ipotesi di ripresa produttiva per la conservazione della tradizione edilizia locale. GEAM, giugno-settembre 2005

 

A seguito di una specifica analisi geomineraria preliminare - svolta in ottica di eventuale recupero turistico - si riassumono le risultanze ottenute sulla base di appositi rilievi eseguiti alla Colma di Rosignano per chiarire i rapporti esistenti tra l'assetto geologico e geomorfologico e la presenza di antichi vuoti sotterranei, derivanti dall'intensa attività estrattiva della Pietra da Cantoni.

L'area in esame é localizzata su una zona di dorsale collinare, prospiciente a versanti piuttosto acclivi verso nord e verso est, caratterizzati da una diffusa copertura boschiva e eluvio-colluviale.

Sono state censite quattro cavità sotterranee di origine antropica, anche se risulta che le cave attive presso la Colma fossero ben sette (il numero attualmente rinvenuto potrebbe pertanto essere il risultato di accorpamento di più vuoti sotterranei). Gli accessi dei vuoti sono prevalentemente localizzati lungo il versante settentrionale della dorsale collinare della Colma e sono abbastanza facilmente individuabili in quanto di dimensioni piuttosto ampie.

 

Tali accessi non risultano protetti, così come non risultano protetti ma solo mal segnalati i camini verticali, posti circa in cresta, che erano utilizzati sia per la ventilazione che per il sollevamento all'esterno del materiale estratto. Alcuni di essi appaiono in stato di degrado e progressivo allargamento per successivi crolli, forse dovuti all'alterazione progressiva della superficie della roccia. La direttrice principale di sviluppo delle gallerie è circa meridiana. Risulta indicativamente interessata dai vuoti, ad una prima analisi, una superficie minima di circa 30.000 m2.

Tramite una ricognizione dello stato di alcune delle suggestive cave sotterranee ed alle testimonianze del Sig. Remo Angelino, ultimo cavatore locale, é stato possibile ricostruire parzialmente la geometria degli antichi siti di estrazione; si tratta di uno dei più importanti bacini del Monferrato Casalese, per qualità e quantità di pietra estratta, stimata in almeno decine di migliaia di metri cubi, che attualmente presenta alcune situazioni di degrado ambientale di instabilità.

 

Planimetria schematica delle cave in sotterraneo della Colma di Rosignano

Paolo Sassone,  GEAM, giu-set 2005

 

L'interazione tra l'utilizzo del suolo in superficie e la presenza di vuoti sotterranei dovuti alla passata attività di cava risulta essere uno degli aspetti centrali da tenere in considerazione nella pianificazione urbanistica e nelle ipotesi di riutilizzo di tali cavità.

A seguito di un rilievo topografico speditivo dei vuoti, si é delineato un quadro di elevato pregio architettonico e minerario delle gallerie, costituite da una regolare maglia di camere e pilastri realizzati a gradinata, secondo un modulo dimensionale di 5 metri. In alcune specifiche porzioni di galleria è stato localmente rilevato un limitato stato di dissesto geostatico, verosimilmente correlabile con i recenti eventi sismici dell'Astigiano, che riguarda soprattutto le solette e alcuni pilastri. Infatti il giorno 21/2/2001, poche ore dopo l'evento registrato alle 7,40 a.m. con epicentro a Nizza Monferrato, nel corso di rilievi da tempo programmati, lo scrivente osservava in porzioni di tali cave la presenza di fresche fessurazioni e assestamenti alla base di alcuni pilastri.

In tale ottica, l'analisi della situazione geomorfologica e della stabilità dei vuoti, dovrà essere svolta mediante attenti approfondimenti geologici di terreno, che conducano ad una ponderata e precisa verifica della stabilità. Ciò allo scopo di evidenziare potenziali criticità sotto il profilo geostatico e fornire primi orientamenti sulla eventuale utilizzazione in sicurezza delle camere ipogee per i fini ecomuseali.

Le cave sotterranee della Colma, alla luce dei rilievi effettuati, appaiono possedere potenzialità significative per quanto attiene una riqualificazione, anche parziale, a fini geoturistici, permettendo di prevedere itinerari anche in sotterraneo in porzioni da sottoporre in modo opportuno a preventivo monitoraggio e successiva messa in sicurezza.

 

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Le Cave in Sotterraneo e i Cavatori della Colma