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Geologia della Colma |
Il territorio della Frazione Colma di Rosignano è
ubicato su tre unità geologiche oligo-mioceniche, cioè le
Marne di Antognola, la
Pietra da Cantoni e le
Marne di Mincengo, che si
depositarono durante le fasi di sollevamento e di formazione
dell’Appennino, mentre le Alpi erano in gran parte emerse e il mare
occupava già l’attuale Pianura Padana.
Affioramenti del Monferrato, del Bacino Terziario Piemontese s.s.
Il territorio della Colma rappresenta anche quello che
rimane del fianco meridionale di una antica collina (o di una serie di
colline), il cui fianco settentrinale affiora tra San Giorgio
Monferrato e Treville. Questa collina, formatasi come le altre alla
fine del Miocene (Messiniano 7-5 milioni di anni fa circa), fu
successivamente erosa al nucleo, da parte di torrenti ed agenti
meteorici, particolarmente aggressivi nel corso delle glaciazioni
quaternarie, che smantellando i sedimenti marini più recenti fecero
via via affiorare quelli più antichi.
stralcio di carta geologica tratta dal Foglio Vercelli con l’ubicazione della frazione Colma di Rosignano costruita sulla Pietra da Cantoni (colore arancione puntinato)
In particolare, partendo dalla più antica a quella più recente, queste tre unità geologiche presentano le seguenti caratterisitiche:
La Formazione di Antognola (Oligocene sup.-Aquitaniano, circa 27-21 milioni di anni fa) e la successiva emersione
Distribuzione delle aree emerse (puntinato) nel Burdigaliano inf. (tratta da Clari et alii, 1994)
Il Gruppo Pietra da Cantoni (Burdigaliano -Langhiano pp.; circa 20-14 milioni di anni fa)
L'intervallo più antico, di mare meno profondo, è molto
fossilifero ed ha, a Colma, uno spessore di circa 10 m. I fossili sono
rappresentati da noduli di alghe rosse calcaree (Rodoliti), briozoi,
lamellibranchi, gasteropodi, brachiopodi, coralli, echinidi ("ricci di
mare"), balani e macroforaminiferi e foraminiferi bentonici.
Colma al microscopio (A. Frixa, 2007) a sinistra: calcare a rodoliti inglobanti Briozoi e Balanidi ; a destra: calcare a macroforaminiferi, echinidi (ricci di mare) e frammenti di rodoliti
Schuttenhelm R. (1976) - zone di origine delle rodoliti della Pietra da Cantoni più antica (Burdigaliano)
Verso la fine del Burdigaliano, intorno a 17.5-17 milioni di anni (per analogia con situazioni geologiche italiane simili), il mare si approfondì nuovamente in tempi relativamente brevi e i suddetti organismi non riuscirono a sopravvivere al nuovo cambiamento. Il passaggio da un mare meno profondo ad uno più profondo è testimoniato anche a Colma da uno straterello di circa 30 cm, detto “livello di annegamento” (vedi foto), ricco in rodoliti, bivalvi, fosfati e glauconia. Quest’ultimo è un minerale argilloso, in genere di colore verde, che si forma ancora oggi a profondità marine maggiori di 50 m.
Colma (via Morbelli), il “livello di annegamento” che fa da passaggio dalla Pietra da Cantoni più antica di mare poco profondo a quella più recente e più profonda (foto A. Frixa)
Colma (via Morbelli), l'affioramento a
rodoliti del Membro Colma della Pietra da Cantoni in una foto del 1969
(foto R. Schüttenhelm, inedita) In
questo mare più profondo, si depositò nel corso del Burdigaliano sup.
-Langhiano inf. (17.5-14 milioni di anni circa) la parte più recente
della Pietra da Cantoni, che a Colma ha uno spessore di circa 10 m. I
fondali marini di questo periodo geologico sono rappresentati da marne
calcaree e calcari argillosi, molto ricchi in foraminiferi
planctonici, associati a spicole di spugne, denti e ossa di pesci,
fosfati e glauconia. Quest’ultimo è un minerale argilloso marino di
colore verde, che ancora oggi si forma a batimetrie superiori a 50 m.
. foraminiferi planctonici, glauconia (verde) e fosfati (marrone chiaro) al microscopio (A. Frixa)
dente di Carcharocles megalodon, progenitore dell’attuale squalo tigre, ritrovato nella Pietra da Cantoni della Cava Angelino alla Colma (coll. Franca Angelino)
a sinistra: piattaforma glauconitica del Burdigaliano-Langhiano (Schuttenhelm R. 1976) a destra: l'estensione della stessa piattaforma nel dettaglio tratto da Clari et alii, 1994
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