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(testo a cura di Anita Rosso)
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del restauro tela di S.Bartolomeo
La Cappella di San Bartolomeo Prima ancora che Rosignano si costituisse in libero comune (intorno all'anno 1250) esisteva, dove è ora il Castello della Colma, un'abbazia benedettina la cui chiesa era intitolata a San Bartolomeo: il Monasterium Sancti Bartolomei de Cellis. All'abbazia era stato aggiunto in seguito un beneficio (il Beneficio di San Pancrazio), venendosi così a formare una commenda di 120 moggia di terreno. A partire dal secolo XVI° però i frati cominciarono ad abbandonare il luogo, cosicché nel Settecento si ritrovarono a godere del beneficio, col titolo di abati, solo ecclesiastici di famiglia signorile.
La Cappella ed il Castello di San Bartolomeo
Elenco nominativo dei proprietari dei terreni della Colma,
con numero di mappa catastale - Inizio
1800 Con una legge del 5 agosto1867 vennero però soppressi i benefici della cappellania e l'avvocato Luigi Cantamessa non solo svincolò l'appezzamento di terra (sito in regione Cornacchia, di are 199) fissato dal fondatore come dotazione della cappellania, ma sospese anche la celebrazione della messa. Contro questa decisione, il 20 febbraio 1889, si appellarono i signori Don Giovanni Bonelli (Parroco di Rosignano), Ernesto Cantamessa (fratello di Luigi), Caterina Martinotti vedova Caprioglio e Gabriele Caprioglio fu Pietro, tutti abitanti alla Colma, e con una sentenza del Tribunale di Casale l'avvocato Luigi Cantamessa fu condannato e obbligato ad adempiere le volontà testamentarie del protomedico Giacomo.
Mappa catastale di San Bartolomeo, con numero di mappa catastale - Inizio 1800
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Lapide del protomedico Giacomo Cantamessa |